Il rapporto tra analisi dei dati e decarbonizzazione delle imprese

Modello di consumo e produzione sostenibile: quanto incidono le tecnologie IIoT e l’Intelligenza artificiale sulla riduzione delle emissioni di CO2 in azienda?

L’Agenda 2030, sottoscritta dalle Nazioni Unite, ha definito 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile – SDGs. Ogni Paese deve fornire il proprio contributo alle tre aree a cui si riferiscono gli SDGs: economica, sociale ed ecologica. L’obiettivo 12 promuove un modello di consumo e di produzione sostenibile; nello specifico il target 12.6 incoraggia le imprese ad adottare pratiche sostenibili e ad inserire le informazioni sulla sostenibilità nei resoconti annuali.
Perché è così importante che le aziende si uniformino agli obiettivi dell’Agenda 2030? Come e quanto incidono le tecnologie IIoT, l’analisi dei dati e l’Intelligenza Artificiale sulla decarbonizzazione delle imprese? Approfondiamolo insieme.

Reddito e sfruttamento delle risorse: chi consuma di più?

L’analisi del Global Footprint Network (Organizzazione no profit impegnata ad elaborare l’impronta ecologica delle nazioni, a livello globale) ha evidenziato che chi consuma maggiormente le risorse del pianeta sono i Paesi ad alto reddito; questi costituiscono il 14% della popolazione del pianeta, ma sfruttano il 52% delle risorse disponibili.

Le risorse consumate dalla popolazione mondiale sono più di quelle che la terra è in grado di fornire. È necessario un cambiamento nel modo di produrre e consumare per fare in modo che lo sviluppo sociale ed economico sia rispettoso dell’ambiente; le imprese devono garantire una gestione e una produzione sostenibile.

Azienda sostenibile: perchè seguire gli Obiettivi dell’Agenda 2030

L’Unione europea spinge le aziende ad integrare la sostenibilità nel proprio business; lo fa con la direttiva 2014/95/Ue, recepita in Italia con il D. Lgs. 254/2016, che impone la redazione del bilancio di sostenibilità.
Un’azienda che integra la sostenibilità nel proprio modello di business ottiene diversi vantaggi:

  • accresce la propria reputazione agli occhi di clienti e consumatori, dimostrando che il proprio approccio è orientato al green
  • diminuisce costi e rischi
  • accelera la spinta all’innovazione
  • stimola la filiera
  • genera un percorso virtuoso stimolando l’interesse degli azionisti
  • evita sanzioni da parte degli organi di controllo

Un’azienda per poter essere sostenibile deve considerare con attenzione anche la propria catena di fornitori e partner. È necessaria un’interconnessione tra le persone che lavorano all’interno dell’azienda, in quanto ciò aumenta la credibilità aziendale; i dipendenti ricoprono il ruolo di ambasciatori dell’organizzazione verso gli stakeholder.

Carbon neutrality 2050: ridurre emissioni dirette e indirette

La valutazione degli impatti diretti e indiretti generati dalla proprie attività deve essere integrata nella strategia aziendale, per la riduzione dell’impatto climatico.
Il Greenhouse Gas Protocol (GHG) stabilisce degli standard internazionali per misurare e gestire le emissioni di gas serra. Classifica le emissioni dirette ed indirette dell’azienda in 3 ambiti (scopes):

  • Scope 1: emissioni dirette generate o controllate dall’azienda;
  • Scope 2: emissioni indirette generate dall’energia acquistata e consumata dall’impresa, dal vapore, dal raffreddamento e dal calore consumati;
  • Scope 3: restanti emissioni indirette generate dalla catena del valore dell’azienda.

Al fine di raggiungere gli obiettivi del Green Deal europeo, quindi la carbon neutrality al 2050, alle aziende è richiesto di ridurre tutte le tipologie di emissioni.
L’intelligenza Artificiale (AI) rappresenta un importante contributo al perseguimento della neutralità climatica aziendale.

Il contributo dell’Intelligenza Artificiale alla carbon neutrality

L’Intelligenza Artificiale ha la capacità di analizzare enormi quantità di dati; può essere usata per rilevare le fonti di emissioni di gas serra di un’azienda e contribuire ad individuare le aree che più necessitano di miglioramenti.

“Reduce carbon and costs with the power of AI” è il report realizzato da BCG – Boston Consulting Group. Ciò che emerge è che l’AI – Intelligenza Artificiale – rappresenta un’arma molto potente per raggiungere alti livelli di efficienza energetica e gli obiettivi di decarbonizzazione.

Raccolta e analisi dei dati, machine e deep learning, contribuiscono ad accelerare la trasformazione sostenibile delle imprese, riducendo le emissioni di CO2.

IIoT e Intelligenza Artificiale: gestione e produzione sostenibile

I dispositivi IIoT combinati all’Intelligenza Artificiale sono sempre più diffusi. Pensiamo agli oggetti smart, in grado di trasmettere, ricevere e scambiare dati ed informazioni con altri oggetti, via internet. Le tecnologie IoT svolgono un ruolo centrale nello sviluppo digitale. Il mercato italiano dell’IoT è cresciuto del 24% nell’ultimo anno (fonte Osservatorio Internet of Things), in ambiti diversi:

  • smart agricolture: monitoraggio di parametri micro-climatici per migliorare la qualità dei prodotti, ridurre l’uso di risorse e l’impatto ambientale;
  • smart car: connessione tra veicoli e infrastrutture stradali per prevenire incidenti stradali;
  • smart city: controllo e gestione della città (mezzi di trasporto pubblico, illuminazione pubblica, etc.) e dell’ambiente circostante per migliorare vivibilità e sostenibilità;
  • smart home: gestione da remoto di impianti e oggetti connessi all’abitazione per ridurre i consumi energetici, aumentare il comfort e la sicurezza;
  • smart metering: misurare i consumi con contatori connessi per una corretta fatturazione e telegestione;
  • Industrial IoT: connessione dei macchinari, degli operatori e dei prodotti per gestire linee di produzione e impianti in modo più integrato ed ottimizzato sotto il profilo delle risorse e della sostenibilità.

Le aziende di qualsiasi settore possono integrare l’IIoT nei propri processi aziendali.

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