Il Capacity Market è un meccanismo studiato per rendere più efficiente e sicuro il mercato dell’energia.
Un sistema che dovrebbe rendere il settore energetico più aperto alla diversificazione delle fonti energetiche e incentrato sulle rinnovabili, ma anche più pronto ad affrontare dei periodi di crisi come quello che stiamo vivendo.
Il Capacity Market è un meccanismo importante e con il nostro modulo dedicato alla previsione dei consumi energetici le aziende possono finalmente conoscere l’entità effettiva del costo dell’energia elettrica da pagare, incluso il dettaglio del Capacity Market.
Un’iniziativa europea
Nonostante in Italia questo sistema sia in funzione soltanto da pochi mesi, Il Capacity Market è stato messo a punto dalla Commissione Europea nel 2019 per migliorare il sistema energetico europeo e allo stesso tempo renderlo più sicuro. Tutto si basa sul riuscire a garantire energia anche nei periodi di picchi di domanda e nei periodi di crisi.
L’introduzione di questo nuovo meccanismo è coerente con le politiche energetiche europee, che tendono verso la decarbonizzazione del sistema elettrico per rendere il settore più conforme ai criteri ESG di sostenibilità sociale, economica e ambientale.
Gli stessi concetti che ritroviamo nelle norme del “Clean Energy Package for all European” in cui vengono indicati tre obiettivi chiave da raggiungere entro il 2030:
- Emissioni di gas a effetto serra: riduzione almeno del 55% rispetto ai livelli del 1990;
- Energia rinnovabile: raggiungere una quota minima del 32%;
- Efficienza energetica: miglioramento almeno del 32,5%.
Il Capacity Market in Italia
Il Capacity Market in Italia è nelle mani di Terna, l’azienda che gestisce la rete elettrica nazionale con quasi 75 mila chilometri di linee elettriche in alta tensione.
Come detto, l’obiettivo finale è quello di non registrare carenze di offerta nei periodi di picco di consumo. Ciò è possibile solo tramite un sistema di aste a cui potranno partecipare gli operatori titolari di unità di produzione energetica, italiani e non. In base all’offerta – o in altre parole in base alla capacità di energia garantita -, gli operatori selezionati otterranno un fisso mensile per un intero anno.
Oltre a questo, e ad un premio fisso annuale, gli operatori selezionati hanno:
- l’obbligo di offrire la capacità sui mercati dell’energia e dei servizi;
- l’obbligo di restituire a Terna la differenza – se positiva – tra il prezzo dell’energia elettrica che si realizza sui mercati dell’energia e dei servizi ed un prezzo di esercizio definito da Arera.
Seguendo un iter differente, l’accesso alle aste è permesso anche alle unità di consumo e alle risorse estere che, per il processo inverso, saranno remunerate in base alla loro disponibilità a ridurre i consumi.
Questo nuovo strumento è aperto sia agli impianti termoelettrici a gas, sia a fonti rinnovabili, come gli idroelettrici a pompaggio o con un sistema di accumulo. L’unico requisito di accesso alle aste è determinato da un limite massimo di emissioni entro cui bisogna rientrare.
500 ore di picco: un nuovo costo per le aziende
Se è vero che per alcune realtà il Capacity Market può diventare una nuova occasione, per altre si trasformerà in un nuovo costo. Perché se da un lato vengono premiate le aziende che promettono grandi capacità di energia, dall’altro verranno penalizzate quelle con i consumi più alti. Nello specifico, durante il corso di ogni anno ci saranno 500 ore in cui l’energia costerà più del normale. Le imprese pagheranno un sovrapprezzo di 40 euro per Megawattora in ognuna delle 500 ore fissate durante l’anno.
Per riassumere, ci saranno 500 ore spalmate su 12 mesi in cui l’energia avrà un prezzo più alto del solito. Ogni anno la distribuzione delle ore potrebbe cambiare: ad esempio nel 2023 le ore sono state distribuite in maniera simile allo scorso anno ma con alcune differenze. I mesi di quest’anno con più ore di picco, infatti, sono Gennaio, Febbraio e Luglio. E considerando che durante l’inverno i ritmi di lavoro sono molto serrati per le aziende, molte di queste dovranno far fronte a dei costi in più per l’approvvigionamento di energia.
Monitoraggio dei consumi energetici
Per far fronte al caro energia, ma anche per ottimizzare il flusso delle risorse energetiche, spesso le aziende fanno affidamento ai sistemi di monitoraggio dei consumi energetici.
L’azienda che controlla i propri consumi è consapevole di cosa accade, di cosa non funziona e cosa va migliorato nella gestione energetica. Con il monitoraggio dei consumi energetici l’azienda ha effetti positivi che superano il semplice controllo: il monitoraggio dei consumi energetici comporta sempre un miglioramento dei processi e ciò contribuisce in modo sostanziale ad aumentare i margini di profitto dell’azienda e a garantire maggiore qualità nella produzione.
KontrolON e il modulo per la previsione dei costi energetici
Se sei in cerca di una soluzione che ti aiuti a controllare e ottimizzare i consumi energetici della tua azienda, e che ti permetta di ottenere anche una previsione dei costi da affrontare, kontrolON è quella giusta per te.
Grazie al nuovo modulo PUN di kontrolON, puoi conoscere in anticipo il costo energetico delle lavorazioni, basandoti su valori acquisiti direttamente dal GME.
Con kontrolON PUN:
- Controlli in tempo reale e da remoto l’energia assorbita dall’impianto e il valore orario del PUN (Prezzo Unico Nazionale energia);
- Rilevi il costo complessivo dell’energia elettrica del giorno corrente e il costo forecast di quello seguente;
- Valuti in tempo reale l’incidenza del Capacity Market sul costo energetico complessivo.
KontrolON è adatto a qualsiasi settore produttivo e ti dà la possibilità di intervenire istantaneamente con azioni correttive, anche quando non sei in azienda. Inoltre, hai un controllo che va oltre i consumi energetici; il nostro sistema rileva anche le emissioni di CO2 correlate, l’andamento, i costi della produzione e molto altro.
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