I fermi macchina incidono negativamente sull’attività di produzione aziendale. Se quelli duraturi provocano ritardi, costi aggiuntivi e gravi danni d’immagine, quelli di breve durata sono ancora più insidiosi perché possono sfuggire al controllo degli operatori e passare inosservati. Vediamo quali matrici provocano i fermi macchina e mediante quali soluzioni è possibile finalmente liberarsene.
Imprese produttive: fattori di “competitività” e fermi macchina
Oggi tutte le realtà produttive sono accomunate da due priorità: ridurre i costi aziendali e perfezionare il ciclo produttivo. Si tratta di fattori che potremmo definire “di competitività”, ossia dalla quale dipende la capacità dell’azienda stessa di primeggiare tra i competitor.
Le prestazioni di un ciclo produttivo dipendono soprattutto dalle capacità degli impianti/macchinari che lo caratterizzano. Se la capacità produttiva di un impianto (inteso in senso globale) non risponde a quella teorica allora bisogna capire dove e come intervenire per aumentarne il rendimento. In questo caso non basta: coinvolgere il personale addetto al controllo dei macchinari, tenere d’occhio l’OEE di riferimento e i KPI di prestazione degli impianti; a tutto questo bisogna abbinare strumenti ad hoc, progettati per limitare le anomalie e motivare il fermo impianto.
Fermi macchina e micro fermi: definizioni e matrici
Si definisce fermo macchina un evento di interruzione del funzionamento del macchinario in uso. Un fenomeno in cui s’imbattono molte aziende produttrici, le quali, a causa di un deficit strumentale, combattono per rilevarne le cause e limitare gli effetti collaterali, quali ritardi di produzione e perdite di denaro.
Un fermo macchina si definisce micro fermo quando la sua durata si attesta intorno ai 2-3 minuti; pertanto rischiano di non essere tracciati e sfuggono agli operatori che non riescono a motivarli. Cosa c’è dietro i fermi macchina e i micro fermi?
L’interruzione del funzionamento di un macchinario può essere provocata da diverse matrici, tra cui:
- Il danneggiamento di una o più parti del macchinario
- Il passaggio di materiali non supportati
- Un errore operativo
Dinamiche che mettono il macchinario fuori uso per ore o giorni incidendo gravemente su tutta l’attività produttiva.
I micro fermi, invece, si distinguono proprio perché sono di brevissima durata, tanto da sfuggire alla verifica dell’operatore, il cui impatto però grava sul processo produttivo quasi nella stessa misura dei fermi macchina duraturi. Il micro fermo di un macchinario può essere generato da:
- Parametri non conformi al range di funzionamento: in questo caso potrebbe verificarsi che la macchina dopo aver lavorato per un periodo di tempo si ferma per qualche minuto e poi riprende;
- Configurazione non conforme al tipo di prodotto da produrre: questo problema porterebbe alla realizzazione di prodotti non conformi agli standard di produzione richiesti;
- Problemi casuali: malfunzionamenti brevi che spesso anche i manutentori non riescono a motivare.
Mai sottovalutare l’incidenza dei fermi macchina
Molti imprenditori sottovalutano l’incidenza dei fermi macchina sulla produzione aziendale, specie dei micro fermi. È importante però non sottostimare la loro importanza; bastano pochi minuti per modificare la condizione di lavoro di una macchina che può, ad esempio, raffreddarsi o modulare le caratteristiche chimiche delle componenti coinvolte.
Qualsiasi sia la sua dimensione – piccola, media o grande – un’azienda produttrice subisce importanti danni economici a causa di ripetuti e talvolta inavvertiti fermi macchina, micro fermi inclusi.
La macchina si ferma, il processo produttivo si blocca; quanto più è lungo il periodo di tempo in cui la macchina resta fuori uso più è grande il danno per l’azienda. Si parla di costi che aumentano di ora in ora, inclusi quelli per il personale rimasto inattivo.
Un blocco può provocare slittamenti sulla consegna del prodotto e al danno economico va’ segnalato anche quello d’immagine: i clienti si sa non amano i ritardi.
Fermi macchina e fermo impianto: ecco come evitarli
È possibile ridurre il rischio di un fermo macchina improvviso mediante alcuni accorgimenti.
Innanzitutto, è importante sottolineare che i fermi macchina programmati non danneggiano l’azienda. Si tratta di interventi di manutenzione che servono proprio ad evitare futuri fermi macchina, durante i quali è possibile sostituire parti usurate del macchinario, regolarne le componenti o aggiornare un applicativo.
Verifiche e manutenzione programmate
Sebbene sia datata, quando una macchina funziona non la si cambia. È opportuno però che l’azienda sia in grado di valutarne le criticità e le future potenzialità, proprio per evitare che questa smetta di fare il suo dovere da un momento all’altro. In questo caso, i pezzi da sostituire potrebbero non essere più in commercio e la risoluzione del problema potrebbe provocare enormi ritardi sulla produzione.
La verifica dello stato dei macchinari e di ogni sua componente deve essere dunque oggetto di una programmazione costante.
Ampia formazione dei dipendenti
Abbiamo visto che un fermo impianto può essere anche causato da un errore operativo, umano. In questo caso basterebbe formare accuratamente i propri dipendenti, spaziando dalle fasi del processo produttivo alle casistiche della produzione, inclusi gli stop. In questo modo gli operatori saranno in grado di gestire eventuali situazioni di emergenza, contribuendo così alla limitazione dei danni aziendali.
Verifica dei materiali supportati dai macchinari
La qualità e le caratteristiche di un materiale possono avere effetti anche sul funzionamento dei macchinari. In tutti i settori industriali può capitare che il macchinario in opera non supporti il materiale immesso. In questo caso, l’unica soluzione possibile resta l’attenzione e la verifica dei materiali supportati dalla macchina destinata alle relative lavorazioni.
Colmare i deficit strumentali dell’azienda
È giusto supportare la produzione aziendale con sistemi di controllo qualificati secondo il modello Industria 4.0, per la digitalizzazione e l’ottimizzazione degli impianti produttivi.
Un deficit strumentale può avere importanti ripercussioni sulla competitività dell’azienda, ponendola un gradino più in basso rispetto a chi nel tempo ha sfruttato l’innovazione tecnologica per migliorare i propri processi produttivi.
A tal proposito l’impiego di kontrolON e l’abbinamento dei suoi diversi moduli permette di avere un controllo costante su tutto ciò che concerne l’attività di produzione, inclusi i costi e i forecast di riferimento, la manutenzione dei macchinari e l’ottimizzazione di consumi energetici.
KontrolON permette di aggiungere a tutto questo anche i benefici derivabili dall’uso di uno strumento di controllo che consente di:
- intercettare il fermo macchina, anche di breve durata
- individuare la causa del fermo macchina
- contribuire alle analisi aziendali storicizzando i fermi verificatisi
Il gruppo Tecno ha realizzato un prodotto che supera gli schemi, facendo della digitalizzazione, dell’innovazione e del modello Industria 4.0 i suoi tratti distintivi.
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