Credito d’imposta: controlla la produzione e accedi all’agevolazione

La scadenza del credito d’imposta per beni strumentali è stata prorogata al 2025
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Come funziona il credito d’imposta 2020? Quali sono i beni strumentali ammessi? Con questa nuova agevolazione lo Stato sceglie di sostenere le imprese e i professionisti che vogliono innovare e puntare sulla trasformazione digitale. Ecco tutti i dettagli.

Credito d’imposta 2020: un’agevolazione senza precedenti

Il credito d’imposta 2020 è un’agevolazione statale a favore di imprese e professionisti che intendono acquistare beni strumentali nuovi, materiali e immateriali.

Incluso nella Legge di Bilancio 2020 e definito dall’articolo 1 – commi da 184 a 197 – il credito d’imposta fa parte delle misure promosse dal Governo nell’ambito del piano Transizione 4.0. Quest’agevolazione serve a sostenere le aziende che intendono innovare e attuare una trasformazione digitale e tecnologica dei propri processi produttivi.

Il credito d’imposta 2020 sostituisce le misure previste negli anni precedenti, come il super e l’iper ammortamento, e introduce un nuovo meccanismo. Super e iper ammortamento agivano sull’incremento del costo d’acquisto del bene acquistato e consentivano al soggetto interessato di beneficiare di una maggiore deducibilità delle quote di ammortamento lungo gli anni.
Invece, con il credito d’imposta 2020 i soggetti richiedenti ottengono un credito da poter utilizzare in compensazione.

Beni strumentali: tipologie ammesse all’agevolazione e rispettive aliquote

È bene strumentale un bene materiale o immateriale che imprese e professionisti acquistano e usano per svolgere la loro attività, dunque macchinari, impianti, attrezzature, software, marchi, ecc. Si tratta di beni destinati ad essere utilizzati per molti anni.

Il credito d’imposta 2020 è riconosciuto a fronte di investimenti in tre tipologie di beni strumentali:

Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati inclusi nell’allegato A della legge n. 232/2016. Per questa tipologia sono previste due aliquote differenti:

  • aliquota del 40% per investimenti di importo minore o pari a 2,5 milioni di euro
  • aliquota del 20% per investimenti di importo superiore a 2,5 milioni di euro

Le aliquote si applicano al costo sostenuto per l’acquisto del bene.
I sistemi di monitoraggio ‘in process‘ sono inclusi in questa tipologia di bene agevolabile. Si tratta di sistemi che permettono di: tracciare la qualità del prodotto e del processo di produzione e di qualificare i processi produttivi in maniera documentale e connessa al sistema informatico di fabbrica. Per essere ammesso al meccanismo, questo sistema, però, deve essere connesso al gestionale di fabbrica.

Beni strumentali immateriali inclusi nell’allegato B della legge n. 232/2016. Per tali investimenti è prevista:

  • un’aliquota del 15% del costo d’acquisto per un limite massimo di costi pari a 700.000 euro

Tra i costi agevolabili è inclusa la quota di spesa sostenuta per i servizi connessi all’uso di tali beni mediante soluzioni di cloud computing.

Tutti gli altri beni strumentali materiali diversi da quelli inclusi negli allegati A e B della legge n. 232/2016 e differenti da quelli esclusi dal beneficio. Per questi investimenti è prevista:

  • un’aliquota del 6% del costo d’acquisto per un limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro

Soggetti ammessi ed esclusi: chi può richiedere il credito d’imposta 2020?

Il credito d’imposta 2020 è a disposizione di tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato italiano, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti.
Con la Legge di Bilancio 2022 il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi è stato prorogato fino al 2025.

Soggetti esercenti arti e professioni possono accedere invece al solo credito d’imposta del 6% previsto per gli investimenti in beni strumentali materiali diversi di cui sopra. In questo caso e al fine di determinare il costo d’acquisto, è possibile includere gli oneri accessori di diretta imputazione e gli interessi passivi iscritti a bilancio, purché sia comunque rispettato il limite massimo di costi ammissibili pari a 2 milioni di euro.

La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione di rispetto delle norme in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento agli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

Non possono richiedere il credito d’imposta:

  • le imprese in stato di: liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale o altra procedura concorsuale
  • le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’art. 9, comma 2, del D. Lgs. 08/06/2001 n. 231

Come accedere al credito d’imposta 2020 e come utilizzarlo

Il credito d’imposta si applica agli investimenti effettuati a partire dal 1° gennaio 2020 fino al 31 dicembre 2020. Sono altresì ammessi gli investimenti effettuati entro il 30 giugno 2021, a condizione che entro la fine dell’anno 2020 il relativo ordine del bene acquistato risulti accettato dal venditore e che sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo d’acquisto.

I soggetti che investono in beni strumentali materiali e immateriali – inclusi negli allegati A e B della Legge di Bilancio 2017 – devono presentare una perizia tecnica semplice, rilasciata da un ingegnere o da altro perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali.

In alternativa, è possibile presentare un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni acquistati abbiano le caratteristiche tecniche richieste per i beni materiali e immateriali ammessi all’agevolazione e che questi siano interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura.

Per i beni il cui costo unitario di acquisizione non supera i 300.000 euro basta presentare una dichiarazione resa dal legale rappresentante dell’azienda.

Inoltre, tutti i soggetti che intendono richiedere il credito d’imposta 2020 devono farne comunicazione al Ministero dello Sviluppo Economico, rispettandone modalità, modulistica, termini e contenuto opportunamente indicati.

Come utilizzare il credito d’imposta 2020?

Il credito d’imposta 2020 è utilizzabile esclusivamente in compensazione del debito, in cinque quote annuali di pari importo – ridotte a tre per gli investimenti di beni immateriali (allegato B) – a partire dall’anno successivo a quello in cui è avvenuto l’acquisto del bene o l’interconnessione dello stesso al sistema aziendale.
Il credito d’imposta 2020 è cumulabile con altre agevolazioni inerenti agli stessi costi, nel rispetto del limite massimo dei costi ammessi all’agevolazione.

KontrolON: controlla la produzione e accedi al credito d’imposta 2020

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Le imprese che acquistano kontrolON possono accedere al credito d’imposta 2020 previsto sia per investimenti in beni materiali sia per quelli immateriali. È un sistema di monitoraggio in process, e dunque compatibile con i requisiti previsti dalla norma ed è compatibile con ogni tipo di gestionale aziendale.
Inoltre, ti basterà produrre una semplice dichiarazione resa dal legale rappresentante dell’impresa ed effettuare la comunicazione al Ministero.

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