Digitalizzazione, investimenti immateriali ed e-business: l’interesse delle imprese italiane è in crescita

Maggiore competitività ed efficienza nel sistema produttivo: le imprese investono in trasformazione digitale e processi di automazione.

Le imprese italiane sono sempre più consapevoli del potere della digitalizzazione, strettamente correlata al settore industriale. La competitività e il miglioramento dell’efficienza sono alcuni dei motivi che spingono l’Italia a puntare all’e-business, incrementando il numero di investimenti immateriali e in digitalizzazione.
Progetti, analisi ed interviste sostengono e fanno emergere l’importanza della trasformazione digitale, soprattutto nel sistema produttivo. Vediamolo nel dettaglio.

Imprese Vincenti: valorizzare le PMI italiane

Imprese Vincenti è il progetto lanciato da Intesa Sanpaolo, che quest’anno giunge alla sua terza edizione. L’obiettivo è valorizzare le PMI italiane, mediante percorsi di visibilità, supporto allo sviluppo, formazione e workshop. Il progetto prevede un evento finale durante il quale sono raccolte le esperienze delle imprese che ne hanno preso parte; alla fine è tracciato un bilancio dei risultati.
Le piccole e medie imprese partecipanti sono quelle che hanno affrontato in modo “vincente” la pandemia da COVID-19; sono state in grado di crescere, mantenere posti di lavoro, mettere in campo la trasformazione digitale e soluzioni sul piano economico, sociale ed ambientale.

Tappe del percorso: quali sono?

Il percorso di Imprese Vincenti si articola in 8 tappe tematiche, che incontrano i principi del PNNR (Piano nazionale di ripresa e resilienza):

  1. Innovazione, ricerca e sviluppo
  2. Internazionalizzazione
  3. Digitalizzazione
  4. Agroalimentare
  5. Filiere e Territorio
  6. Sostenibilità e ESG
  7. Persone e capitale umano
  8. Impact

La tappa sulla digitalizzazione è stata oggetto di analisi da parte della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo.

Digitalizzazione imprese: Investimenti immateriali e ITC

Da un’indagine interna condotta sui gestori imprese emerge che gli investimenti in digitalizzazione occupano il primo posto. A sostegno della digitalizzazione imprese sono stati creati degli Innovation Hub e dei Competence Center su tutto il territorio nazionale.

L’Italia nel 2020 è stata interessata da un aumento del trend di crescita per quanto riguarda investimenti immateriali (spese in R&S, software e base dati) e ICT (hardware informatico a apparecchiature per le telecomunicazioni).
Ad influire sulla crescita è il progressivo processo di automazione e digitalizzazione.

Secondo l’indice DESI – Digital Economy and Society Index – l’Italia presenta un gap nella digitalizzazione del sistema economico, rispetto ai restanti Paesi europei. Gli ambiti analizzati sono: connettività, capitale umano, uso dei servizi internet, integrazione delle tecnologie digitali, servizi pubblici digitali. Nonostante ciò, risulta avere una migliore digitalizzazione nel sistema produttivo; questo dato è emerso da un’analisi condotta nel mese di maggio del 2021 da Intesa Sanpaolo e Prometeia (azienda di consulenza, sviluppo software e ricerca economica).

Digitalizzazione e imprese manifatturiere: l’analisi

L’analisi di Intesa Sanpaolo e Prometeia analizza il settore manifatturiero; evidenzia i punti di forza del sistema produttivo italiano rispetto a quello di Francia, Germania e Spagna.

Emerge una crescente consapevolezza sull’importanza dei guadagni in efficienza, derivanti dall’utilizzo di tecnologie digitali.
L’indicatore e-business considera l’integrazione dei processi produttivi e delle tecnologie 4.0 nelle imprese manifatturiere italiane. Risulta maggiormente diffuso l’utilizzo di:

  • fatturazione elettronica;
  • cloud computing, robot industriali e di servizio;
  • IoT (dispositivi o sistemi interconnessi, che si avvalgono del controllo e del monitoraggio anche a distanza);
  • intelligenza artificiale.

Le imprese italiane già prima della pandemia erano intenzionate ad aumentare la quantità di investimenti nel settore digitale. Grazie al Piano Industria 4.0, al Piano Nazionale Transizione 4.0, ai crediti d’imposta per beni strumentali e ai voucher digitali, hanno ottenuto un importante supporto alla trasformazione digitale e all’innovazione.

Trasformazione digitale: lo studio di Dell

L’Italia corre veloce verso la trasformazione digitale; lo confermano i dati emersi dal Digital Transformation Index di Dell Technologies, che ogni due anni analizza il rapporto imprese e digitalizzazione, a livello globale. L’81% degli intervistati dichiara di lavorare per ottimizzare e migliorare il proprio modello di business al fine di restare competitivi in un mercato sempre più evoluto digitalmente. Sono stati intervistati 4300 leader di aziende in tutto il mondo. L’Italia è in pole position per quanto riguarda gli investimenti in digitalizzazione; a seguire Regno Unito, Germania e Francia.
Innovare è requisito per continuare a stare sul mercato. L’innovazione infatti è alla base della quarta rivoluzione industriale”. Questo è quanto sostiene Michael Dell durante il suo speech al Dell Technologies World.

Monitoraggio industriale: i vantaggi per le imprese

I dati analizzati evidenziano il motivo per cui molte imprese, soprattutto quelle manifatturiere, hanno integrato nei loro sistemi tecnologie come l’IoT.
Il monitoraggio industriale garantisce un miglioramento dei processi produttivi, riducendo spreco di risorse e abbattimento delle emissioni di CO2.

KontrolON è il sistema di monitoraggio 4.0 che permette di rilevare dati di produzione, consumi, costi e risorse, anche a distanza, mediante la piattaforma cloud.

La trasformazione digitale rappresenta un vantaggio in termini di produttività, fatturato e sostenibilità ambientale.

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