Sviluppo economico sostenibile e aumento della competitività sono ottenibili grazie all’innovazione delle tecnologie e all’efficientamento delle risorse a disposizione: un investimento che promuove comportamenti più consapevoli nell’opinione pubblica e nel sistema produttivo. Ciò vuol dire che sia l’ambiente che la società necessitano di nuove strategie e modelli di mercato che conducano ad una transizione verso standard di sostenibilità, qualità e innovazione.
Nell’era attuale sono necessari processi produttivi più sostenibili che prevedano l’utilizzo di sistemi e macchinari più efficienti capaci di produrre con minor utilizzo di materiali, minor produzione di rifiuti e di emissioni gas serra, con benefici sulla salute, sull’ambiente e sulla redditività e competitività dell’impresa. L’efficienza energetica e lo sviluppo sostenibile agiscono nell’ottica di un nuovo modello economico: l’economia circolare.
Cosa si intende per economia circolare?
L’economia circolare è un modello di produzione e consumo in cui i materiali sono condivisi, prestati, riutilizzati, riparati, ricondizionati, riciclati, per fare in modo che durino più a lungo possibile.
Dunque, lo scopo dell’economia circolare è estendere il ciclo di vita dei prodotti, contribuendo ad una riduzione dei rifiuti. Una volta che un prodotto non può più svolgere le funzioni per cui è stato immesso sul mercato, i materiali di cui è composto sono reintrodotti nel ciclo economico, ovviamente in tutti i casi in cui ciò è possibile. Così facendo, è possibile riutilizzarli parzialmente o totalmente generando nuovo valore all’interno del ciclo produttivo.
L’economia circolare rappresenta uno degli obiettivi da raggiungere per garantire alle generazioni future nuove opportunità di business in tutti i settori produttivi. Dunque è necessario stimolare un cambiamento culturale che comporti maggiore consapevolezza nel consumatore.
La Bioeconomia nel modello di economia circolare
Un sistema di gestione dei rifiuti adeguato contribuisce alla transizione all’economia circolare. La Bioeconomia comprende la produzione sostenibile di risorse biologiche rinnovabili e la loro trasformazione, nonché dei rifiuti derivanti, in prodotti industriali con valore nuovo, come alimenti, bioenergia, mangimi, prodotti a base biologica.
La Bioeconomia utilizza per le sue attività bio-risorse rinnovabili del suolo e del mare per la produzione nei settori dell’agricoltura, della pesca, dell’acquacoltura, dell’agroalimentare, della carta e cellulosa, dell’industria chimica, etc.
Questo tipo di produzione, che mette al centro lo sviluppo sostenibile, conduce ad un’economia rispettosa dell’ambiente, con una riduzione della dipendenza dai combustibili fossili e dalle risorse non rinnovabili.
Strategia nazionale per la Bioeconomia: l’action plan delle regioni
La strategia italiana per la Bioeconomia è promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’obiettivo al 2030 è incrementare del 20% le attività economiche e i posti di lavoro che riguardando il settore delle Bioeconomia italiana.
Le azioni in grado di determinare tale obiettivo sono:
- migliorare la produzione sostenibile e di qualità dei prodotti in tutti i settori, valorizzando la biodiversità marina e terrestre, gli ecosistemi, la circolarità, la rigenerazione di aree abbandonate, siti industriali;
- creare maggiori investimenti in campi quali formazione, istruzione, comunicazione, migliorare le politiche a livello regionale, nazionale e comunitario nell’ottica di un maggiore sviluppo del mercato.
La strategia nazionale intende promuovere, inoltre, la Bioeconomia nel bacino del Mediterraneo, per valorizzare le risorse naturali, la produttività agroalimentare di quell’area, la rigenerazione ambientale.
Diventa un’impresa sostenibile: aumenta l’efficienza e la produttività aziendale
É necessario che la produzione nelle imprese avvenga nel rispetto degli interessi propri e di quelli della società, attraverso processi innovativi. La partecipazione alle sfide globali è importante non solo da parte delle grandi aziende, ma anche da quelle più piccole, che operano a livello locale e nazionale. Questo perché ogni impresa, a prescindere dalle dimensioni e dal tipo di attività che svolge, utilizza risorse, specie quelle naturali, che appartengono allo stesso pianeta che va salvaguardato da tutti.
Un’impresa sostenibile deve sapere gestire in modo efficiente e strategico le risorse a disposizione: naturali, umane, finanziarie. Utilizzando le risorse in modo razionale si riducono gli sprechi, quindi i costi.
Rispetta l’ambiente e ottimizza l’energia proveniente dai processi produttivi
L’utilizzo di macchinari efficienti e sostenibili è fondamentale per il rispetto dell’ambiente. Un’impresa è definibile sostenibile anche grazie all’utilizzo di impianti e macchine di produzione che abbiano un basso impatto ambientale.
KontrolON è il software di monitoraggio che misura la quantità e la qualità dei consumi energetici e delle emissioni CO2 rilasciate durante le fasi di ogni ciclo produttivo.
Non solo è un alleato green per la tua impresa, ma ti consente di ottimizzare la produzione e i consumi degli impianti industriali. Individua, infatti, le risorse sprecate, quantifica le spese di produzione, rileva in tempo reale il rendimento dei macchinari o di intere aree di produzione.
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