L’implementazione di soluzioni innovative e strumenti digitali permette alle aziende di mantenere alta la competitività sul mercato ed ottenere una produzione sostenibile.
Le imprese italiane hanno fatto passi da gigante nel settore della digitalizzazione introducendo tecnologie all’avanguardia all’interno del proprio business model.
Con l’Industria 4.0 le macchine sono sempre più connesse e digitalizzate, nonostante le difficoltà iniziali all’adattamento di sistemi e processi innovativi.
La digitalizzazione industriale coinvolge anche il fattore sostenibilità, comprendendo sia l’efficienza energetica sia l’economia circolare, in cui l’approvvigionamento delle risorse e il loro uso efficiente riveste un ruolo fondamentale. Quali sono i vantaggi della digitalizzazione industriale e perché sempre più imprese decidono di implementare le nuove tecnologie nei propri processi di produzione? Scopriamolo insieme.
Digitalizzazione: cos’è e vantaggi
La digitalizzazione è il processo che permette l’integrazione di nuove tecnologie, ricoprendo un ruolo fondamentale nell’Industria 4.0.
Le soluzioni digitali permettono di:
- automatizzare i processi al fine di rendere più produttiva e veloce la propria filiera;
- gestire in modo efficiente attività e procedure;
- ottimizzare i costi;
- ridurre sprechi di tempo e di risorse;
- accedere alle informazioni in tempo reale;
- garantire livelli di performance più alti;
- semplificare i controlli alle macchine e agli impianti (es. manutenzione preventiva e predittiva).
Processo di digitalizzazione: i requisiti per avere successo
Affinché il processo di digitalizzazione abbia successo, è necessario rispettare dei requisiti nella creazione del progetto da realizzare:
- creare una strategia che metta in luce i punti deboli su cui intervenire e i punti forti che andranno mantenuti;
- mappare la struttura aziendale presente e quella ideale;
- sviluppare un modello di business digitale, con una pianificazione strutturata;
- costruire un’infrastruttura informatica in grado di adattarsi alle necessità future;
- formare il personale interno all’azienda sull’utilizzo dei nuovi strumenti.
La digitalizzazione permette di avere sotto controllo le attività aziendali; ne è un esempio l’implementazione di sistemi di monitoraggio della produzione.
Industria 4.0: cosa vuol dire?
Industria 4.0 vuol dire cambiare modello organizzativo all’interno dell’azienda; non basta solo introdurre nuovi macchinari, è necessario adattare la propria catena produttiva per rimanere competitivi sul mercato. Le nuove tecnologie digitali e gli strumenti per la raccolta dei dati e di analisi trasformano il modo di progettare e di distribuire i prodotti in tutto il mondo.
Secondo McKinsey, PWC e Accenture, l’Industria 4.0 genererà un aumento medio della produttività a livello globale tra il 15% e il 30%, con una riduzione media dei costi operativi tra il 3,6% e il 5,4% l’anno.
Transizione digitale e Industria 4.0: crescono gli investimenti
Nel 2020 il mercato italiano dell’Industria 4.0 valeva 4,1 miliardi di euro, registrando un aumento pari all’8% rispetto al 2019; l’Industria 4.0 è cresciuta nonostante l’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19. Ciò è quanto emerge dalla ricerca realizzata dall’Osservatorio Transizione Industria 4.0 della School of Management del Politecnico di Milano.
Nel settore manifatturiero gli investimenti si sono concentrati soprattutto in strumenti e progetti legati alla connettività e all’acquisizione dei dati (IoT), in soluzioni digitali, come i software Industria 4.0, in consulenza e formazione. L’impegno per la sostenibilità aziendale e le agevolazioni fiscali hanno rappresentato lo stimolo alla transizione digitale delle imprese.
Agevolazioni fiscali: come cambia il credito d’imposta nel 2022?
La digitalizzazione industriale necessita di un continuo supporto agli investimenti, ecco perché lo Stato mette a disposizione incentivi per le imprese.
Le agevolazioni previste e finanziate con il Piano Transizione 4.0 sono confermate per tutto il 2022. Per gli ordini effettuati da gennaio, il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali, subisce un calo delle aliquote:
- acquisto beni materiali e immateriali non 4.0: diminuzione dell’aliquota dal 10% al 6%;
- acquisto beni materiali 4.0: diminuzione dal 50% al 40% fino a 2,5 milioni; dal 30% al 20% da 2,5 a 10 milioni; invariata al 10% da 10 a 20 milioni;
- acquisto beni immateriali 4.0: l’aliquota resta confermata al 20%.
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L’utilizzo di processi aziendali sostenibili e la creazione di prodotti che non impattano sull’ambiente permettono di attuare un’efficace strategia di decarbonizzazione.
È necessario misurare e monitorare costantemente le emissioni di CO2 delle proprie attività e dell’intera filiera (produttori, fornitori, linee di produzione etc.); soprattutto, è importante realizzare un piano per migliorare le proprie performance sostenibili.
KontrolON è il nostro sistema integrato che digitalizza gli impianti di produzione; è in grado di monitorare (anche da remoto) l’andamento della produzione e di rilevare le emissioni di CO2 generate durante le attività e i processi produttivi. Con kontrolON puoi impostare degli alert che ti avvisano quando i livelli di consumo energetico e le emissioni di CO2 superano la soglia definita, così da ottenere una produzione sostenibile, una riduzione dei costi e un abbattimento delle emissioni di gas serra.
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